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ALLERGENI

ALLERGENI

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Il Regolamento (UE) n.1169/2011 stabilisce le basi che garantiscono un elevato livello di protezione dei consumatori in materia di informazioni sugli alimenti, tenendo conto delle differenze di percezione dei consumatori e delle loro esigenze in materia di informazione.

Il presente regolamento:

  1. definisce in modo generale i principi, i requisiti e le responsabilità che disciplinano le informazioni sugli alimenti e, in particolare, l’etichettatura degli alimenti.
  2. Fissa gli strumenti volti a garantire il diritto dei consumatori all’informazione e le procedure per la fornitura di informazioni sugli alimenti, tenendo conto dell’esigenza di prevedere una flessibilità sufficiente in grado di rispondere alle evoluzioni future e ai nuovi requisiti di informazione.
  3. Si applica agli operatori del settore alimentare in tutte le fasi della catena alimentare quando le loro attività riguardano la fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori. Si applica a tutti gli alimenti destinati al consumatore finale, compresi quelli forniti dalle collettività, e a quelli destinati alla fornitura delle collettività.

 

 

Il Regolamento (UE) n.1169/2011, divenuto applicativo dal 13 Dicembre 2014, impone che le informazioni relative agli allergeni, quindi l’indicazione dell’elenco degli ingredienti o qualsiasi sostanza utilizzata nella preparazione dell’alimento in grado di provocare allergie o intolleranze alimentari, DEVONO essere disponibili ai consumatori

Il Ministero della salute, con la nota del 6 febbraio 2015, ha fornito alcune indicazioni in merito alle modalità di comunicazione al consumatore delle sostanze o dei prodotti che provocano allergie o intolleranze.

Tali informazioni possono essere riportate sui menù, su appositi registri o cartelli o ancora su altro sistema equivalente, anche tecnologico, da tenere bene in vista, così da consentire al consumatore di accedervi facilmente e liberamente.

Informi correttamente il consumatore come prescritto dal Regolamento (UE) n.1169/2011?

Sulla base di quanto riportato, quindi, il cartello unico degli ingredienti è ormai da ritenersi definitivamente fuori legge, perché si tratta di un’indicazione non idonea ad esprimere la pericolosità degli alimenti per consumatori vulnerabili a talune sostanze. Le violazioni di questi obblighi possono venire già sanzionate ai sensi del d.lgs. 109/92 articoli 16 e 18.

La normativa UE n. 1169 del 2011 con il conseguente obbligo di fornire le informazioni specifiche sulla presenza di allergeni negli alimenti riguarda tutti gli alimenti somministrati in bar, ristoranti, mense aziendali, scolastiche, ospedaliere e nell’ambito dei servizi di catering.

Pensi che il Tuo menù o i cartelli delle Tue preparazioni sono conformi o rischi di andare in contro a sanzioni?

WORKSHOP ON HALAL INDUSTRY Ragusa 6-7 maggio 2016

WORKSHOP ON HALAL INDUSTRY Ragusa 6-7 maggio 2016

Halal, “ammesso “o “permesso ”, secondo la legge islamica, è un termine usato in contrapposizione al suo contrario Haram, “Proibito
Gli alimenti Halal si distinguono dai non Halal per:
l’origine della materia prima
la garanzia che ogni fase (approvvigionamento, produzione, packaging, commercializzazione) sia Halal ovvero,deve essere esente ogni contaminazione derivata dall’essere entrato in contatto con sostanze haram durante tutte le fasi
Tutti gli alimenti sono considerati halal,esclusi i seguenti, che sono haram:
• Carne di maiale ed i suoi derivati,
• Alcol e sostanze inebrianti.
• Gli alimenti che provengono da animali che, se per loro stessa natura sono halal, leciti (agnello, montone, caprini ecc), non siano stati macellati ritualmente in accordo con la shari’a islamica
• I coadiuvanti tecnologici che possano derivare da materie prime Haram
• Qualsiasi cosa possa essere ritenuta dannosa per la salute.
“Entro il 2030 gli islamici rappresenteranno l’8 per cento della popolazione europea.” Nell’Unione Europea il loro tasso di crescita finora è stato dell’1 per cento ogni dieci anni. Nel 2010 erano saliti al 6%, mentre tra 15 anni saranno all’8%. I dati li riferisce un sondaggio Pew Forum. Nel 2015 gli islamici in Germania erano 4,8 milioni, pari al 5,8% della popolazione mentre i francesi islamici erano 4,7 milioni, il 7,5% della popolazione. Lo stesso istituto di statistica ha realizzato uno studio sull’espansione dell’islam nel mondo. Entro il 2030 la popolazione musulmana crescerà del 35% e aumenterà con un tasso doppio rispetto a quello delle altre popolazioni di altre fedi religiose.(Fonte ilgiornale.it). A tale scopo sempre più aziende acquisiscono la certificazione halal per far fronte alle richieste di mercato. Si tratta di una certificazione di qualità, di filiera e di prodotto. Nel settore alimentare, la certificazione Halal garantisce che i cibi, oltre a essere conformi alle normative italiane ed europee in tema di igiene e sicurezza, siano preparati secondo le regole della sharia. Il team haccpsystem si aggiorna in tal senso, seguendo il mercato e le esigenze dei suoi clienti.

CORSO SAB

CORSO SAB

Il CORSO DI FORMAZIONE SAB conosciuto anche come EX-REC, abilita all’attività di vendita e somministrazione di alimenti e bevande.L’abrogazione del REC è avvenuta con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 114 del 31 marzo 1998,che ha reso obbligatorio il corso di formazione SAB.Il corso ha una durata complessiva di 100 ore distribuite in più incontri settimanali.IL programma prevede la formazione in ambito di:
-Diritto commerciale
-Legislazione annonaria e norme in materia di sicurezza e di informazione del consumatore
-Legislazione sociale del lavoro
-Legislazione igienico-sanitaria
-Requisiti morali per l’esercizio dell’attività commerciale
-Legislazione sul commercio
-Legislazione fiscale
-Merceologia alimentare
-Fenomeni estorsivi
-Sicurezza e salute dei lavoratori

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